Per cominciare, il salto di numerazione: sarà Windows 10, e non 9! Con lo scopo evidente di distanziare il più possibile il futuro prodotto dal precedente, il marketing non ha trovato di meglio che ricorrere ad un simile disarmante trucchetto.
Ma il buffo è che l'obsoleto (secondo Microsoft) menu Start, che già aveva rifatto capolino (anche se per finta) nella versione 8.1, tornerà ora con tutte le sue funzionalità. Inoltre le applicazioni realizzate per le nuove (ed incompatibili) API “Metro”, che avevano futuristicamente rinunciato ad avere finestra ridimensionabile, barra del titolo e pulsante di chiusura (che noiose caratteristiche retrò) torneranno ad averle.
Concludo con un accenno alla macchina con Windows 8 su cui sto scrivendo queste parole. Usa Windows 8 perché, pur essendo un prodotto Dell destinato all'utenza professionale e non un assemblato sotto casa, non è stato in alcun modo possibile effettuarne l'aggiornamento a Windows 8.1. Ogni tentativo, che tutte le volte fallisce non prima di aver scaricato 3 Gbyte dai server Microsoft, si conclude con la perentoria affermazione che non è possibile installare un aggiornamento per un sistema operativo che si trova su una chiavetta USB. Peccato che non ve ne sia alcuna.
“Windows 10 represents the first step of a whole new generation of Windows.” Volesse il cielo...
Arch. Amedeo Farello
Responsabile Sviluppo Software Applicativo, Softing Srl
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