lunedì 26 ottobre 2015

Ritorno in AIST

Al SAIE ho incontrato Simonetta Verdi, di STAData ed anima dell'AIST, ed ho preso la decisione, alla quale già pensavo da tempo, di tornare in AIST.
AIST, Associazione Italiana Software Tecnico, è l'unica associazione italiana del nostro settore - e forse non solo - in cui la S significhi Software e credo che ognuno debba avere l'orgoglio del proprio lavoro.

Furono alcune personali considerazioni a farmi decidere tempo fa di lasciare AIST, quando Castagnone, presidente e fondatore della stessa, decise di coinvolgere i professionisti nell'associazione. Io credo che nel mondo del software per la progettazione si faccia un errore: si confondono i ruoli. Ciò accade perché spesso coloro che sono coinvolti nello sviluppo del software sono anche progettisti professionisti, ma si tratta di due ruoli molto diversi, come quello di un pilota di Formula 1 e di un ingegnere meccanico della Ferrari. Fareste progettare la Ferrari a Vettel e portarla in pista da Marchionne? Questo si fa nel nostro settore ed io sono contrarissimo, non certo per mancanza di rispetto dei singoli ruoli, ma proprio per l'esatto opposto, per il massimo rispetto di ognuno di essi.

Come si vede, alla tentazione di fare prediche non ho potuto resistere del tutto. Oggi in AIST, grazie soprattutto a Simonetta Verdi, si è maturata una posizione più vicina a quanto ho esposto. Vi sono dei progetti che apprezzo ed ai quali credo potrei dare un contributo dopo 40 anni che mi occupo di software per l'ingegneria.

Riabbracciare AIST non significa lasciare ISI, benché la S di ISI non significhi software ma Sismica e ciò rischia di favorire quell'equivoco sui ruoli che ho detto di non amare. 


Anzi, vorrei che le due associazioni si avvicinassero e tenterò qualche passo in questo senso, anche se so che alla base delle divisioni vi sono dei personalismi difficili da superare. Ma finché c'è vita c'è speranza. Io come persona e la Softing come azienda ci siamo, siamo presenti e siamo sempre in prima linea!

venerdì 29 maggio 2015

giovedì 21 maggio 2015

CONCORSO PUBBLICO

Negli ultimi anni, sempre più frequentemente, vado ragionando sull'impoverimento dell'ingegneria. Impoverimento economico, ma anche culturale. La mia generazione ha vissuto l'epoca di maestri come Nervi e Morandi, ha vissuto l'epoca del "signor ingegnere" del "da grande voglio fare l'ingegnere" e oltretutto l'epoca in cui la conoscenza dei momenti flettenti in un telaio piano era vista come una manna.

Certamente siamo in un epoca di caduta di tutti i punti di riferimento, ma i riferimenti dell'ingegneria sono crollati. Causa prima di questa caduta è certamente il cattivo uso del computer. Il computer può aprire nuovi orizzonti di conoscenza ma può anche sostituirsi alla conoscenza dell'uomo. Ciò soprattutto se la tentazione burocratica del compito tecnico-scientifico prende il sopravvento. Mettete insieme due elementi né buoni né cattivi in sè, usateli male, ed è disastro assicurato.

La conferenza dell'ATE al Politecnico di Milano (si veda il mio articolo su questo stesso blog) mi ha stimolato nel portare avanti queste riflessioni in quanto se si è soli a farle, può anche venire il dubbio di non essere nel giusto, quando si vedono altri, persone che si stimano (e cito solo Paolo Rugarli e Donatella Guzzoni) e che non sono certo gli ultimi arrivati, che condividono certe posizioni critiche, si riprende slancio e forze.

Mi è venuto pertanto un uzzolo che mi pare potrebbe fare molta luce sulla vicenda: un pubblico ironico concorso che non formulerò nei termini burocratici dei concorsi: art. 1, art 2 ... etc fino a insindacabile giudizio, ma semplicemente:

CONCORSO PUBBLICO
aperto a tutti, anche ai minori non accompagnati dai genitori
per DIMOSTRARE
che nei crolli luttuosi a seguito del terremoto a
L'AQUILA
la analisi detta PUSHOVER
avrebbe salvato
QUALCUNO
ANCHE UNO SOLO

Sono richiesti sintetici elaborati di calcolo che, a seguito di analisi pushover, indichino chiaramente il rischio e che avrebbero pertanto consentito di evitarne le conseguenze.

PREMI

chi ci riesce è bravo, e ciò è già un premio di per sé.

Primo corollario: si ritiene che in 12 anni dall'Ordinaza ad oggi siano stati segati 465790000000000 alberi per fornire carta quale supporto a inutili ghirigori sulla normativa. Fare suddetti ghirigori è facilissimo. C'è nessuno che prende dieci crolli de L'Aquila e ce li spiega come Salvatori, ad esempio, nel suo "Perché le strutture crollano" ?

Secondo corollario: usate e fate usare software Softing, l'unico software che ha buon gusto e senso critico, humor e leggerezza. L'unico software che non usa il computer come fosse una lavatrice squalificando il progettista a lavandaia, con tutto il rispetto per le lavatrici. Il software per l'uomo che non deve chiedere mai!

martedì 5 maggio 2015

UN CONVEGNO FUORI DAL CORO

Il mondo dell'ingegneria è strano. Vi sono persone splendide, colte, piene di interessi. Tra i nostri amici e clienti abbiamo pittori, cuochi dilettanti, un ottimo sommelier, un allenatore di una squadra femminile di pallavolo. Ma quando queste splendide persone si calano nel loro ruolo e soprattutto sono insieme, si tingono di grigio. Perdono iniziativa ed entusiasmo. Spesso si lamentano. Poi, con noi che facciamo software, invece di aver un rapporto tra gente che sta nella stessa barca, e per giunta una barca stretta per tutti, si comportano spesso con diffidenza, quasi con ostilità.
In trent'anni e più che faccio questo mestiere, salvo ovviamente i rapporti personali, spesso splendidi, non ho avuto mai significativi riconoscimenti per la mia posizione critica su certa ingegneria, posizione che nasce dall'esperienza e non da preconcetti.
Bene, a rompere questa disattenzione è venuta qualche mese fa, una telefonata. La signora Donatella Guzzoni, presidentessa dell'Associazione Tecnologi dell'Edilizia (ATE), conoscendomi solo attraverso il mio Il convitato di vetro, mi ha invitato ad un convegno non per recitare il solito ruolo attribuitomi, ma mai rivestito, di mercante nel tempio della scienza accademica dura e pura, ma per raccontare la mia esperienza.
Ne sono stato lusingato non solo per motivi personali, ma anche perché il tema del convegno era straordinario. Il titolo? Aspetti taciuti della validazione strutturale. Accanto alla signora Guzzoni, il noto pierino (indispensabile! Atene ce ne mandi altri!) dell'ingegneria, l'Ing. Paolo Rugarli. Poiché riconosco di essere anche io un pierino, riconosco anche che Paolo è più pierino di me. Sono quindi stato doppiamente lusingato.
E' così noioso e banale il perbenismo ingegneristico! In tredici anni ormai di convegni sulla "nuova" normativa ho sentito sempre le stesse cose. Mai ho sentito delle osservazioni puntuali, precise, sistemiche. Mugugni, magari, o tavolo per esercitare la propria vocazione ad un'ingegneria scolastica. I coefficienti di sicurezza parziale imperano in questi convegni. Mai problemi di fondo.
Ebbene, il convegno si è aperto con due interventi di due psicologi cognitivisti, i professori Fabrizio Bracco dell'Università di Genova e Maurizio Catino dell'Università di Milano-Bicocca. E' stata la prima volta che il problema della sicurezza del progetto sua stata posta nei termini della capacità umana, e non solo teorico-matematica, di eseguire i compiti che l'arte del costruire richiede. I metodi impiegati nel campo della sicurezza aerea, dal progetto alla manutenzione al pilotaggio, nel mondo delle costruzioni edili e civili non si è neanche sospettato possa essere utile.
L'intervento della professoressa Maria Gabriella Mulas, Politecnico di Milano, seguito subito dopo, riguardava il crollo della scuola dell'Aquila. Il tema sarebbe stato splendido per mostrare, cosa che all'Aquila si è visto, che è stata soprattutto la errata concezione ed esecuzione delle strutture a creare i maggiori danni e non la carenza di regole.
Purtroppo la professoressa Mulas è anche perito d'ufficio nella causa penale per il crollo della scuola per cui non ha potuto mettere a fuoco il problema per motivi di segreto istruttorio.
In questa atmosfera molto creativa, ho svolto il mio intervento andando a braccio come al solito, un po' perché sono un irrequieto, un po' perché l'intervento dei professori Bracco e Catino mi aveva ispirato delle osservazioni che mi parevano importanti. Il mio intervento è allegato in formato pdf per cui non mi ci soffermo.
Paolo Rugarli ha chiuso l'intervento con grande capacità di comunicazione, come è solito, e con la franchezza e l'incisività che è molto rara nel nostro ambiente. Ha espresso tutte le convinzioni e le perplessità sui luoghi comuni delle inesistenti certezze del mondo delle costruzioni. Piatto forte di Rugarli è la validazione.
A proposito di validazione, Paolo Rugarli ha pubblicato il primo volume Validazione strutturale edito da EPC Editore e tale volume è stato dato a tutti in partecipanti. Grande piacere è stato il mio nel vedere che la ATE ha regalato il mio volume Il convitato di vetro, agli iscritti all'ATE.
Presto, credo, sul sito dell'ATE saranno reperibili gli interventi degli altri relatori. Raccomando di non perderli perché sono interessantissimi e fuori del coro.
In conclusione, riporto la frase d'inizio del mio intervento. Una frase che pare e forse è un poco esagerata, ma che mi è venuta dal cuore e, come si sa, al cuor non si comanda. Ho detto: parafrasando Neil Amstrong, questo è un piccolo convegno per un'associazione, ma è un grande convegno per l'ingegneria.
Spero ne seguano altri ed altri finché le norme (che poi sono regolamenti) per l'edilizia finiranno d'essere una legge dello Stato!

lunedì 9 marzo 2015

Due convegni ISI al MADE Expo di Milano, 18 e 20 marzo

Gentili lettori,
siamo lieti di invitarvi ai due convegni ISI, Ingegneria Sismica Italiana, associazione di cui Softing fa parte, che si terranno in occasione del MADE Expo di Milano nei giorni 18 e 20 marzo 2015.

LA REVISIONE DELLE NORME TECNICHE Analizzata dal mondo delle Software House
La recente Revisione delle NTC, ha fornito l’occasione e il pretesto per approfondire alcuni temi, che solo in parte conseguono all’aggiornamento normativo. Le Software House associate ad ISI hanno promosso questo convegno con l’intento di illustrare, innanzitutto, le novità inserite nella Bozza NTC 2014, analizzando l’intero documento e mettendo in rilievo i principali cambiamenti apportati rispetto alla versione 2008, con qualche ulteriore commento che coinvolge anche la versione NTC di fine 2012.
18 marzo 2015 – ore 14,00
Sala Aquarius - Fiera di Milano, Rho
Strada Statale del Sempione, 20017 Rho


RIQUALIFICAZIONE SISMICA: Ristrutturare o ricostruire da zero?
In un contesto italiano dove la maggior parte degli edifici richiede un intervento di messa in sicurezza, il gruppo dei produttori di tecnologie antisismiche ISI cerca di fornire delle indicazioni su alcuni metodi di adeguamento sismico, individuando ed analizzando i criteri che determinano se più opportuno ricostruire da zero o invece ristrutturare un edificio esistente. Questi aspetti vengono analizzati valutando anche gli impatti ambientali e di sostenibilità dell’edificio, con riferimento al protocollo internazionale LEED. L’intervento di adeguamento sismico è quasi sempre occasione di riqualificazione urbana, senza impiego di nuove aree costruttive  ed evitando l’ulteriore cementificazione dei centri abitativi. Il livello di cementificazione del nostro Paese è infatti tra i più alti in Europa e l’impressionante tasso di consumo del suolo impone una risposta non solo dalle istituzioni ma anche dalla committenza privata. La ripresa del comparto edilizio passa anche attraverso idonei programmi di rigenerazione urbana, di recupero, di bonifica di siti industriali contaminati, di riqualificazione energetica e di adeguamento sismico di edifici esistenti.
Grazie all’illustrazione di un progetto costruttivo, l’intervento strutturale viene osservato anche dal punto di vista architettonico, presentandone la migliore sostenibilità delle implicazioni urbanistiche.
20 marzo 2015 – ore 14,00
Sala Aquarius - Fiera di Milano, Rho
Strada Statale del Sempione, 20017 Rho


Per maggiori info visitare la pagina eventi del nostro sito

martedì 10 febbraio 2015

ElWood, il progetto delle strutture in legno

Gentili lettori,  
Nòlian All In One si è arricchito del sedicesimo ambiente: ElWood
Con Elwood anche il progetto delle strutture in legno, massiccio o lamellare, si è aggiunto agli altri quindici temi che formano il progetto strutturale nel suo complesso: dall'analisi non-lineare alle verifiche geotecniche, alla relazione di calcolo personalizzata .

Vi invitiamo, con l'occasione, a prendere visione dell'approccio unificante e completo della Softing al progetto strutturale.

In allegato, una sinossi delle funzionalità di ElWood, ma sul nostro sito, sul nostro blog o sulla nostra pagina facebook potrà trovare molte piú informazioni.



Distinti saluti

Roberto Spagnuolo
amministratore unico Softing srl

martedì 3 febbraio 2015

La setta degli Asierchiani di Roberto Spagnuolo

Nel 1949 George Orwell pubblica il romanzo "1984" nel quale vi è il personaggio del Grande Fratello, che non è, come credono molti, una inguardabile trasmissione televisiva. Orwell ha sbagliato di circa trent'anni: il Grande Fratello è oggi tra noi. Si chiama, in modo molto meno poetico, SI-ERC che sta per Sistema Informativo Edilizia Regione Calabria. Il trattino credo che sia solo per darsi delle arie. Qualcuno l'acronimo lo scioglie in modo diverso: Si Impiccia E Rompe i Cabasisi.

Io sono e mi dichiaro schiettamente il più feroce nemico del SIERC che abbia mai calpestato il patrio suolo. Forse mi impallineranno per questo così avrò fra qualche decina d'anni il mio museo con le ultime mutandine che indossò prima della fucilazione, foto con la gatta che amava sopra ogni cosa, la coppa per essere stato squalificato ad una gara di regolarità... Queste sì che sono soddisfazioni!

Perché avverso il SIERC? Il Grande Fratello orwelliano è un rompi-cabasisi etico. "L'ortodossia consiste nel non pensare", dice. E che problema c'è? Per me va benissimo, pensare è faticoso! Però se il Grande Fratello Calabrese pretende di controllarmi non sul piano etico ed intellettuale, ma su quello contingente ed empirico, casca malissimo! Infatti una ideologia non si può dimostrare falsa, un fatto empirico sì! (e qui ho citato Karl Popper mica Geggè il pizzettaro!). Quindi delle tre l'una: o il SIERC mi dimostra di essere infallibile - cosa impossibile per un atto umano che è fallibile per definizione - o mi dimostra che è Dio - ma se lo fosse e perdesse tempo con queste sciocchezze ci sarebbe da cacciarlo dall'Eden - oppure va a farsi benedire perché non ha motivi validi per dichiarasi al di sopra degli altri. 


Pertanto, mio caro Grande Fratello Calabrese che stai già traviando altre regioni prima innocenti, io ti ritengo uno dei peggiori spauracchi che la mente burocratica abbia finora partorito. E che si debba combattere la mala pianta è un dovere civile perché già stanno nascendo altri virgulti di gramigna e fra poco avremo oltre al grande fratello fiscale, già indaffaratissimo, un Grande Fratello per ogni attività umana. Non capisco infatti perché si tassi il trattamento dei rifiuti urbani e non di quelli fognari tramite - per un sommo principio di giustizia - una tazza igienica elettronica che conteggi tutte le volte che si apre, e che ronzi, lampeggi e ci faccia fretta, poi cacci uno scontrino che va conservato ed allegato alla dichiarazione dei redditi. Se non fermate il SIERC finirà che vi conteranno le defecazioni! (qui si potrebbe andare avanti alla Orwell con i defecatori abusivi e i nuovi reparti di polizia per la lotta alla merda selvaggia etc.).

Giovenale, satira VI, su Messalina dice il famoso: qui custodet ipsos custodes? Allude a Messalina che se pure la facessero sorvegliare, comincerebbe le sue attività proprio da coloro i quali dovrebbero sorvegliarla. Cioè il SIERC fa le pulci al software con il quale il progettista ha tirato fuori i dati perché per virtù divina si proclama infallibile come l'autoproclamatosi infallibile in materia di fede, il papa (Pio IX, Concilio Vaticano I, 18 luglio 1870). E pertanto chi controlla il SIERC? Ma è ovvio il Super-SIERC che sarà controllato da un Super-Super-SIERC che, con regresso ad infinitum, arriverà a solleticare le piante di Iddio il quale ridacchiando per il solletico darà un calcione involontario e cadrà tutta l'umana superbia.

Poiché però l'attesa del super SIERC potrebbe portare ad una certa inattività dei frenetici coglitori di opportunità governative, si è deciso in nome del pluralismo, della autodeterminazione dei popoli, della solidarietà verso la cutrettola (si allude ai 10500 forestali della sullodata Calabria che con occhio vigile e rassicurante ognuno di essi estende lo sguardo su un quadratino boschivo di 750 metri di lato) e per altri principi fondanti, da fondare e comunque inalienabili, si è deciso, dicevamo, che ogni regione avrà il suo SIERC così si potrà dire: il mio SIERC è meglio del tuo trallallero trallallà oppure un SIERC per uno non fa male a nessuno. E la felicità sprizzerà da ogni poro lasciato libero da altre incombenze. E ciò moltiplicherà di venti volte i costi a carico del cittadino felice di lavorare per pagare le tasse e permettere a tanta gente di curare cutrettole e dintorni. Ma ciò è evangelico e sommamente lodevole in quanto anche Nostro Signore moltiplicò i pani ed i pesci e quindi moltiplicare i costi è virtù evangelica.

Il mio proselitismo nel formare la setta degli Asierchiani va a rilento. Chi soffre il problema sulla sua pelle, invece di avversare il principio di sfiducia dell'autorità nel cittadino, che fa? disquisisce del punto e virgola e così si frega da solo (vedi gli accapigliamenti sul sesso degli angeli durante le invasioni barbariche). Infatti ci sarà sempre un punto e virgola più grande del tuo per causa del quale avrai torto. Quando una cosa è mal posta è impossibile mostrare che lo è perché potrà subito porsi (malamente) ma altrimenti da come la vedevi prima per apparirti da quel solo punto di vista non più mal posta. Insomma, solo se sei perfetto non puoi dimostrare di esserlo perché non possiedi alcuna imperfezione da dimostrare, se sei invece imperfetto troverai sempre un modo per dimostrarti perfetto. Chiaro, no?

Pertanto, miei cari futuri, improbabili adepti, il ragionamento su ciò che è metafisico lascia il tempo che trova, non ci si deve ragionare sopra, lo si deve respingere e basta. Ed in questo il numero conta perché il concetto è più pesante del fatto e per buttarlo nella spazzatura bisogna spingere in molti. Per ora nella mia setta ci sono solo io, e sono un po' pochino. Se qualcuno vuole iscriversi ci riuniremo al lume di candela nelle notti di novilunio a mezzanotte in punto, intabarrati in modo che solo i nostri occhi fiammeggianti illuminino la via della libertà!
Ultima ora
ultima mica tanto... risale al 2 aprile dello scorso anno (2014). Il TAR annulla i risultati della gara d'appalto e il SIERC passa dal gruppo del quale fa parte Eucentre a tale Sinergic srl di Trento (TAR di Catanzaro, sentenza n. 00537 del 02 aprile 2014). Poi forse calcio d'angolo e con intrepido tuffo la nota NonSoloSoftware blocca la palla-SIERC, l'arbitro, il noto NonViDicoChi, fischia un rigore che non c'è. L'università TotaResIgnorabimus interviene e si aggiudica il rigore. Il SIERC torna in solide mani accademiche pronto per nuove vittorie. Ovviamente tutte le softwarehouse che ci hanno creduto e dovranno ricominciare daccapo saranno adeguatamente risarcite con le dovute scuse delle autorità e degli utenti che le hanno tormentate per avere quella grande meraviglia del SIERC gratis et amore autoritatis.