venerdì 13 dicembre 2013

Il ritorno del dadaismo

Ho letto con grande godimento intellettuale la nuova proposta di normativa del CNR. L'unico appunto che potrei fare è l'uso del termine ipercubo invece di tesseratto, termine coniato da Hinton del 1888 nel suo "Una nuova era del pensiero". Lo trovavo più confacente allo spirito al quale è informato tutto il testo. E' bensì vero che il tesseratto è quadridimensionale mentre l'ipercubo del CNR, per non farsi mancar nulla, è n-dimensionale. Si tratta evidentemente, con questo testo, di un atteso ritorno allo spirito delle avanguardie artistiche del secolo scorso. Si dovrà ancora definire se si tratta di neo-surrealismo, di neo-dadaismo, di neo-futurismo o di un neo soltanto.

Infatti mi pare chiaro che in questi tempi di grande insofferenza per le istituzioni, si dovrebbe invece essere ad esse grati per la proposta di un nuovo corso di contenuti che costituisce certamente un balzo in avanti verso la metafisica se non addirittura la jarriana 'patafisica.

E' immediato il riferimento alla caduta dell'impero romano quando, barbari alle porte, i dotti dell'epoca, che sono gli accademici della nostra epoca, dibattevano sul sesso degli angeli. Non è cosa da poco conto che in tale occasione ci sia stata data l'opera dello Pseudo Dionigi l'Aeropagita nel suo imperdibile De coelesti hierarchia, che trovo gravissimo non si trovi in tutte le edicole in traduzione italiana, magari a puntate. Senza le conoscenze sul rapporto gerarchico e funzionale tra cherubini e serafini, tra troni e potestà, in effetti la nostra vita non sarebbe la stessa. Probabilmente questo nuovo corso normativo, iniziato lodevolmente dal CNR, ci darà altri simili pregevoli utilissimi capolavori.

La soluzione per la giusta e corretta assimilazione dell'ipercubo e della combinazione logica delle probabilità, è molto semplice. Sono previsti infatti per il prossimo anno corsi di formazione degli ingegneri. Invece che su temi, ormai obsoleti, del buon costruire, si faranno corsi su Kafka, Ionesco, Rabelais e per gli impiantisti, coinvolti per il loro mestiere con gli orinatoi, si faranno corsi su Duchamp. Dalì porterà qualche credito in meno perché troppo screditato agli occhi dei più per via dei baffi. Del resto la sua crocefissione cosa non è se non un ipercubo srotolato? Quindi ciò conferma l'utilità di tali corsi. Molti crediti vi saranno per un corso su Jarry e la sua 'patafisica. E' un corso duro: si dovrà recitare la definizione di 'patafisica data da Ubu Roi nel suo Almanacco che, come tutti sanno, non si trova affatto in Gesta e opinioni del dottor Faustroll 'patafisico, uscito postumo nel 1911, come molti credono. E' una classica domanda a trabocchetto che si farà ai professionisti per verificarne la preparazione come strutturisti. Corsi duri, ma innovativi che porteranno finalmente a dar le capacità di costruire sulle affermazioni apodittiche che, come è noto a tutti, hanno le più solide basi non avendone affatto e pertanto essendo con ciò indistruttibili.

Dopo questi corsi, i professionisti saranno non solo in grado di comprendere la logica dell'assurdo della proposta di normativa, ma non avranno più alcuna difficoltà interpretativa, basterà infatti loro consultare Ionesco o Kafka, Tamb tumb tuum di Marinetti o Memorie di un mammifero di Satie, Faustroll o Gargantua, Cervantes o de Molina, per non tacere di Sterne e Diderot.

Occorre ammetterlo, il CNR con questa bozza di normativa ha fatto un notevole salto di qualità: è passato dalla ricerca scientifica alla neo-neo-avanguardia artistica conciliando finalmente le "due culture" di Snow e ciò lo ha fatto in un tal battibaleno, talmente in fretta che non si fa in tempo a coglierne la logica. Ma già, la logica non ci deve essere, è volgare cercarla, non è fine, è rozzo, si tratta dell'ultima moda: la normativa dadaista. Anzi, iperdadaista.



Marcel Duchamp, 1917, Fontana. Replica 1964 della Tale Gallery.



 
Salvator Dalì, Crocefissione. La croce è una rappresentazione in proiezione nello spazio tridimensionale dell'ipercubo

Nota

L'ipercubo (cubo nello spazio a più dimensioni) è piaciuto tanto all'estensore che si sarà sentito minimo minimo Goedel, tanto che lo cita al punto 2.6.4.4:

Esecuzione di M=2N analisi pushover, corrispondenti alle possibili combinazioni delle N variabili aleatorie, che definiscono i vertici di un ipercubo nello spazio delle stesse.

Al punto A.6.1:

M=2N analisi, corrispondenti alle possibili combinazioni delle N variabili aleatorie definite dai vartici (sic) dell’ipercubo latino.

Dove l'ipercubo diventa per maggior giusto orgoglio “latino”.

Da PerformaceTrading.it:

Il metodo di riduzione della varianza noto come tecnica di campionamento Latin Hypercube si presenta come estensione al caso d-dimensionale del metodo del campionamento stratificato. Tale metodo consente una riduzione della varianza dello stimatore poiché, in modo del tutto simile al metodo del campionamento stratificato permette di rappresentare in modo più efficiente l’insieme di definizione d-dimensionale della variabile casuale da cui si sta simulando.




L'Aquila: nodo che ha ceduto per mancanza di staffe. Sic et sempliciter.



Ode al tesseratto

Benvenuto tesseratto
qui nel fango del cantiere
bada che tutto sia fatto
a puntino ed a dovere.

Tesseratto non contare
se le staffe ci son tutte
questa è cosa assai volgare!
Nobil son le cose astratte!

Se poi casca tutto quanto?
Cosa vuoi tu mai che sia!
Non importa! che noi intanto
troverem un'altra teoria!

Cosa vuoi, poi tesseratto
a te par che vacilliamo?
se si sfascia proprio tutto
stai seren, noi non cadiamo.


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