Ho letto con grande godimento
intellettuale la nuova proposta di normativa del CNR. L'unico appunto
che potrei fare è l'uso del termine ipercubo invece di tesseratto,
termine coniato da Hinton del 1888 nel suo "Una nuova era del
pensiero". Lo trovavo più confacente allo spirito al quale è
informato tutto il testo. E' bensì vero che il tesseratto è
quadridimensionale mentre l'ipercubo del CNR, per non farsi mancar
nulla, è n-dimensionale. Si tratta evidentemente, con questo testo,
di un atteso ritorno allo spirito delle avanguardie artistiche del
secolo scorso. Si dovrà ancora definire se si tratta di
neo-surrealismo, di neo-dadaismo, di neo-futurismo o di un neo
soltanto.
Infatti mi pare chiaro che in questi
tempi di grande insofferenza per le istituzioni, si dovrebbe invece
essere ad esse grati per la proposta di un nuovo corso di contenuti
che costituisce certamente un balzo in avanti verso la metafisica se
non addirittura la jarriana 'patafisica.
E' immediato il riferimento alla caduta
dell'impero romano quando, barbari alle porte, i dotti dell'epoca,
che sono gli accademici della nostra epoca, dibattevano sul sesso
degli angeli. Non è cosa da poco conto che in tale occasione ci sia
stata data l'opera dello Pseudo Dionigi l'Aeropagita nel suo
imperdibile De coelesti hierarchia, che trovo gravissimo non si trovi
in tutte le edicole in traduzione italiana, magari a puntate. Senza
le conoscenze sul rapporto gerarchico e funzionale tra cherubini e
serafini, tra troni e potestà, in effetti la nostra vita non sarebbe
la stessa. Probabilmente questo nuovo corso normativo, iniziato
lodevolmente dal CNR, ci darà altri simili pregevoli utilissimi
capolavori.
La soluzione per la giusta e corretta
assimilazione dell'ipercubo e della combinazione logica delle
probabilità, è molto semplice. Sono previsti infatti per il
prossimo anno corsi di formazione degli ingegneri. Invece che su
temi, ormai obsoleti, del buon costruire, si faranno corsi su Kafka,
Ionesco, Rabelais e per gli impiantisti, coinvolti per il loro
mestiere con gli orinatoi, si faranno corsi su Duchamp. Dalì porterà
qualche credito in meno perché troppo screditato agli occhi dei più
per via dei baffi. Del resto la sua crocefissione cosa non è se non
un ipercubo srotolato? Quindi ciò conferma l'utilità di tali corsi.
Molti crediti vi saranno per un corso su Jarry e la sua 'patafisica.
E' un corso duro: si dovrà recitare la definizione di 'patafisica
data da Ubu Roi nel suo Almanacco che, come tutti sanno, non si trova
affatto in Gesta e opinioni del dottor Faustroll 'patafisico, uscito
postumo nel 1911, come molti credono. E' una classica domanda a
trabocchetto che si farà ai professionisti per verificarne la
preparazione come strutturisti. Corsi duri, ma innovativi che
porteranno finalmente a dar le capacità di costruire sulle
affermazioni apodittiche che, come è noto a tutti, hanno le più
solide basi non avendone affatto e pertanto essendo con ciò
indistruttibili.
Dopo questi corsi, i professionisti
saranno non solo in grado di comprendere la logica dell'assurdo della
proposta di normativa, ma non avranno più alcuna difficoltà
interpretativa, basterà infatti loro consultare Ionesco o Kafka,
Tamb tumb tuum di Marinetti o Memorie di un mammifero di Satie,
Faustroll o Gargantua, Cervantes o de Molina, per non tacere di
Sterne e Diderot.
Occorre ammetterlo, il CNR con questa
bozza di normativa ha fatto un notevole salto di qualità: è passato
dalla ricerca scientifica alla neo-neo-avanguardia artistica
conciliando finalmente le "due culture" di Snow e ciò lo
ha fatto in un tal battibaleno, talmente in fretta che non si fa in
tempo a coglierne la logica. Ma già, la logica non ci deve essere, è
volgare cercarla, non è fine, è rozzo, si tratta dell'ultima moda:
la normativa dadaista. Anzi, iperdadaista.
Marcel Duchamp, 1917, Fontana. Replica
1964 della Tale Gallery.
Salvator Dalì, Crocefissione. La croce
è una rappresentazione in proiezione nello spazio tridimensionale
dell'ipercubo
Nota
L'ipercubo (cubo nello spazio a più
dimensioni) è piaciuto tanto all'estensore che si sarà sentito
minimo minimo Goedel, tanto che lo cita al punto 2.6.4.4:
Esecuzione
di M=2N
analisi
pushover, corrispondenti alle possibili combinazioni delle N
variabili aleatorie, che definiscono i vertici di un ipercubo nello
spazio delle stesse.
Al punto A.6.1:
M=2N
analisi,
corrispondenti alle possibili combinazioni delle N variabili
aleatorie definite dai vartici (sic) dell’ipercubo latino.
Dove l'ipercubo diventa per maggior
giusto orgoglio “latino”.
Da PerformaceTrading.it:
Il metodo di riduzione della varianza
noto come tecnica di campionamento Latin Hypercube si presenta come
estensione al caso d-dimensionale del metodo del campionamento
stratificato. Tale metodo consente una riduzione della varianza dello
stimatore poiché, in modo del tutto simile al metodo del
campionamento stratificato permette di rappresentare in modo più
efficiente l’insieme di definizione d-dimensionale della variabile
casuale da cui si sta simulando.
L'Aquila: nodo che ha ceduto per
mancanza di staffe. Sic et sempliciter.
Ode al tesseratto
Benvenuto tesseratto
qui nel fango del cantiere
bada che tutto sia fatto
a puntino ed a dovere.
Tesseratto non contare
se le staffe ci son tutte
questa è cosa assai volgare!
Nobil son le cose astratte!
Se poi casca tutto quanto?
Cosa vuoi tu mai che sia!
Non importa! che noi intanto
troverem un'altra teoria!
Cosa vuoi, poi tesseratto
a te par che vacilliamo?
se si sfascia proprio tutto
stai seren, noi non cadiamo.
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