giovedì 29 marzo 2012

Mini tutorial: strutture a tetto

Oggi iniziamo la pubblicazioni di una serie di temi per i quali riceviamo ricorrenti richieste di assistenza. Sono temi di modellazione con i quali non tutti hanno familiarità e che, quindi, ipotizziamo possano essere di interesse per tutti.

Come modellare un tetto?
Ecco una delle domande più frequenti che i clienti mi rivolgono durante la mia attività di assistenza tecnica. Passiamo subito alla pratica facendo un piccolo esempio di struttura semplice con copertura a tetto. Modelleremo passo passo la struttura in modo da avere anche una sorta di mini tutorial riconsultabile in qualunque momento.

Modelliamo la struttura tracciando i nodi a terra con lo strumento di “generazione nodo” attivabile con un doppio click sulla icona “coordinate nodo” della palette, assegnando le seguenti coordinate con quota z=0:
Nodo 1 (x=0, y=0) , nodo 2 (x=500, y=0) , nodo 3 (x=1000, y=0) , nodo 4 (x=0, y=500) , nodo 5 (x=500, y=500) , nodo 6 (x=500, y=1000) , nodo 7 (x=1000, y=0) , nodo 8 (x=1000, y=500) , nodo 9 (x=1000, y=1000).

estrudiamo dei pilastri con l'opportuno strumento quindi tracciamo le travi con lo strumento di tracciamento degli elementi monodimensionali.


estrudiamo un nuovo piano alla quota di estradosso della trave di colmo z=230cm dalla quota del solaio

quindi abbassiamo le travi di gronda di 230cm per avere una unica trave di gronda con la funzione “sposta duplica” attivabile dal menù funzioni. Dopo aver dato l' OK selezioniamo con il lazo come in figura.

ottenendo la nostra struttura a tetto.

Assegniamo le caratteristiche delle sezioni

e quindi i carichi di peso proprio gravitazionale

e dei solai con la funzione di generazione di carico da solaio sia per il solaio del tetto che di sottotetto. Attenzione la funzione opera solo con le travi parallele e complanari.

assegnare i vincoli con la procedura della figura seguente

assegniamo le masse

Quindi selezionando il menù funzioni “generazione impalcati rigidi” ottenendo i nodi master e slave.

Arriviamo quindi a modellare il tetto come indicato


L'inserimento degli elementi piani è molto importante perché simula la rigidezza orizzontale della falda inclinata. Qualora si volesse semplificare la struttura si potrebbero utilizzare elementi asta a croce di Sant'Andrea.
La struttura è terminata. Assegneremo poi lo spettro di risposta se ci troviamo in zona sismica seguendo la procedura riportata in figura.

Avviando l'analisi dinamica la struttura verrà analizzata e sarà pronta per la visualizzazione dei risultati e per essere successivamente progettata con EasyBeam. Ma questo sarà argomento di un prossimo post.

Buon lavoro a tutti!!!

Ing. Giuseppe Pascucci, Responsabile Assistenza Tecnica, Softing Srl

6 commenti:

  1. Saluto con favore l'iniziativa. Speriamo ci siano presto altri post.

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  2. Bene ottimo!
    Sono graditi anche tutorial su come modellare:
    struttura con fondazioni su pali (plinti o platea);
    struttura con nucleo (vano ascensore) e setti in CA.
    Grazie.

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    1. Certamente! Forse non sarà il prossimo ma il tema sarà preso in considerazione.

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