lunedì 6 febbraio 2012

Analisi sintetica dei criteri progettuali di Softing - I Parte

Perché questa nota

Nella scelta di uno strumento software per il progetto di strutture, più che un elenco di specifiche o la risposta alla consueta domanda "ma lo fa questo?", contano i criteri con cui esso viene sviluppato, perché ci consentono di valutarne più  concretamente la rispondenza alle nostre esigenze professionali.

Perciò, in occasione del rilascio di Nòlian All In One, desideriamo condividere qualche  osservazione sui criteri progettuali che applichiamo nel realizzare il nostro software.

La nostra filosofia

L'analisi e la progettazione di strutture civili su elaboratore, impiegano oggi metodi derivati esclusivamente da ricerche di alto profilo condotte nei settori dell'ingegneria meccanica ed aerospaziale. Alludiamo agli algoritmi per la soluzione rapida di sistemi di equazioni, all'estrazione degli autovalori, alla formulazione a fibre per sofisticate analisi non lineari e, ovviamente, allo stesso metodo degli elementi finiti.

Il nostro ruolo, quale produttori di software, è di rendere tali metodi disponibili al pubblico, dotandoli di una interfaccia utente concepita in modo da agevolarne il più possibile l'uso per il professionista, che non è tenuto a conoscerne in dettaglio le specifiche peculiarità ma vuole concentrare, giustamente, la sua attenzione sugli aspetti progettuali.

Il problema è trovare un giusto compromesso tra l'occultamento di certe complessità non essenziali, ed il rispetto dell'impostazione scientifica dei metodi, senza alterarne le potenzialità o ridurre la qualità dei risultati ottenuti. Non è un compromesso facile da trovare.

Softing ha sempre perseguito il mantenimento dell'integrità originale delle formulazioni rigorose dei metodi. Ciò, mentre aumenta la qualità intrinseca dei suoi prodotti, può farne diminuire l'appetibilità commerciale.

Esiste anche un altro problema: molti adempimenti, richiesti soprattutto dalla recente normativa, non sembrano pensati in modo da armonizzarsi con un approccio "informatizzato" all'ingegneria, che pure è oggi di fatto imprescindibile, bensì sembrano formulati in APERTO CONTRASTO con esso, vanificando spesso gli eccezionali risultati raggiunti da questa disciplina e a volte impedendone l'impiego. Si attua una sorta di "snaturamento" della meccanica computazionale per calarla nello stretto contenitore dell'ingegneria "pratica".

Poiché in Italia la norma ha valore di legge, si verifica uno scontro tra metodi di carattere scientifico, con tutte le loro specifiche peculiarità di impiego, e l'esigenza di una "verità inconfutabile" tipica di un sistema normativo. Si tratta di una contraddizione di base che appare insolubile.

In assenza di un'attività di ricerca ufficiale sull'argomento, che fornisca risposte consolidate e validate dall'esperienza comune, il produttore di software si trova costretto a "mediare", esercitando un'attività che non gli è propria, per colmare vistose lacune.

Nel rispetto dei metodi della meccanica computazionale, che sono gli unici a fornire garanzie di scientificità, Softing ha sempre cercato di evitare, finché possibile, di impiegare soluzioni semplificate o troppo particolari, che qualcuno ha definito efficacemente "fare con il calcolatore i calcoli come si fanno a mano".
La pretesa di automatizzare i metodi semplificati usati per i calcoli "a mano" è infatti molto pericolosa, perché tali semplificazioni sono state pensate per essere applicate con "buon senso", caratteristica di cui l'elaboratore è purtroppo del tutto sprovvisto.

Arch. Roberto Spagnuolo, Amministratore Unico, Softing Srl
Arch. Amedeo Farello, Responsabile Sviluppo Software, Softing Srl

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